Un atleta padroneggia perfettamente alcuni fattori come l'alimentazione. Tuttavia, non si rende conto che il suo sonno può essere influenzato dallo stress e dalla sua attività sportiva stessa. Di conseguenza, se un atleta ha una comprensione minima della fisiologia del sonno, può essere difficile da gestire.
Ottimizzare il ritmo veglia-sonno
La quantità, la qualità e la fascia oraria del sonno ottimale sono determinate geneticamente dalla nascita. E variano da persona a persona... il che rende i programmi di preparazione di gruppo meno efficaci per alcuni atleti!
Quindi, il miglioramento delle prestazioni fisiche deve passare attraverso l'ottimizzazione del ritmo veglia-sonno. Ogni atleta dovrebbe esserne consapevole.
Il ritmo veglia-sonno è il ritmo cronobiologico fondamentale attorno al quale si organizzano tutti i ritmi circadiani: digestione, temperatura interna, recupero muscolare, ecc. Quindi, controllare il ritmo veglia-sonno ottimizza tutti i ritmi del nostro corpo!
Ricerche recenti hanno dimostrato che le prestazioni degli esercizi di resistenza su lunghe distanze migliorano quando i ritmi veglia-sonno sono ottimizzati. Altre ricerche hanno mostrato un legame tra la privazione del sonno e i parametri di salute che influenzano indirettamente le prestazioni fisiche. A causa della quantità di ricerche scientifiche in corso, comprendere l'argomento "Comprendere il ritmo veglia-sonno" sarà il nuovo elemento che differenzierà le prestazioni fisiche negli anni a venire.
Sessioni sportive serali
Quando si lavora, è spesso complicato trovare un orario durante il giorno per fare la nostra sessione sportiva. Ecco perché tendiamo a programmare le nostre attività sportive la sera. Tuttavia, le sessioni sportive troppo tarde la sera possono avere effetti negativi sulla nostra salute.
È tutta una questione di temperatura
Il nostro sonno dipende in parte dal controllo ciclico della temperatura cerebrale. Raffreddandosi di notte, il cervello provoca la sensazione di stanchezza e, di conseguenza, influenza il sonno. L'attività fisica agisce sugli orologi biologici responsabili di queste regolazioni della temperatura, provocando un riscaldamento del corpo.
Grazie all'attività fisica, l'atleta innescherà un picco di temperatura corporea e si sentirà completamente sveglio. La sua temperatura corporea diminuirà progressivamente, mettendolo in uno stato propizio all'addormentamento.
Se l'esercizio viene eseguito prima o dopo il picco di temperatura cerebrale (intorno alle 18), l'esercizio modificherà il ciclo circadiano che regola il ciclo veglia-sonno ritardando o anticipando la fase di raffreddamento.
Se non puoi anticipare la tua sessione sportiva, sarebbe preferibile posticipare l'orario di andare a letto. Questo darà al tuo corpo il tempo di abbassare la temperatura, facilitando il tuo addormentamento.
Sonno profondo a onde lente
La durata del sonno profondo a onde lente (SWS) può essere prolungata grazie alla pratica sportiva. Durante questo periodo si osserva una forte attività degli ormoni della crescita cellulare. Questi ormoni sono essenziali per un buon recupero muscolare, poiché riparano il nostro corpo.
Per entrare nella fase di sonno, il nostro corpo deve abbassare la sua temperatura corporea di 1°C. Questo calo di temperatura si ottiene più facilmente dopo uno sforzo fisico. Entrare più facilmente in questa fase di sonno è essenziale per gli atleti, poiché offre un migliore rilassamento muscolare e una migliore sensazione di riposo al risveglio.
Conclusione
Sport e sonno sono due concetti strettamente collegati. Infatti, la pratica di uno sport gioca un ruolo reale nella profondità e nella qualità del sonno. Al contrario, una buona notte di sonno influenza le tue prestazioni sportive.
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